L’ex calciatore granata ha sposato il progetto nerazzurro in estate, ma non sta trovando molto spazio con Gasperini
Il Torino si prepara ad affrontare l’Atalanta nella gara valida per la 14ÂŞ giornata di Serie A. Gli uomini di Juric arrivano al match reduci dalla sconfitta sul campo del Bologna, decisa dalle reti di Fabbian e Zirkzee. Inutile era stato il momentaneo vantaggio firmato da Nikola Vlasic, poi annullato dal VAR per una posizione di fuorigioco di Duvan Zapata. La disfatta del Dall’Ara ha così portato il Toro in dodicesima posizione, a -5 dalla zona Europa. Discorso simile per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che contro il Napoli di Walter Mazzarri ha raccolto zero punti. I nerazzurri arriveranno dunque al Grande Torino per riprendere la marcia in campionato, che li vede attualmente al settimo posto e fuori dalla qualificazione alle coppe. Tra questi ci sarĂ anche l’ex Michel Adopo, che finora non è riuscito a inserirsi negli schemi del suo nuovo allenatore.
Il momento di Adopo
L’esperienza di Adopo in nerazzurro stenta ancora a decollare. Il classe 2000, che nel Torino ha disputato complessivamente 19 gare, sta trovando decisamente poco spazio negli schemi di Gian Piero Gasperini. Da quando è approdato a Bergamo il francese è stato utilizzato solo in 3 partite, per un totale di 29′ minuti sul terreno di gioco. Un impiego piuttosto esiguo, di cui il centrocampista non sarĂ di sicuro soddisfatto. Ma a incidere e non poco sulle gerarchie del reparto c’è la presenza di giocatori assai piĂą esperti, come Ederson e De Roon: due pedine a cui l’allenatore non rinuncia praticamente mai. Per Adopo le strade della titolaritĂ sembrano dunque sbarrate. Anche contro il Toro, con ogni probabilitĂ , partirĂ dalla panchina. Da capire se Gasperini deciderĂ di concedergli qualche minuto dopo la faticosa prova dei suoi in Europa League, nel match pareggiato per 1-1 al Gewiss Stadium contro lo Sporting Lisbona.
Peggio per lui. Comunque quando è andato via mi è dispiaciuto.
Per noi era un buon giocatore secondo me, quando chiamato ha sempre fatto il suo
Poi, ovvio, l Atalanta non è il Torino, la concorrenza c’è.
Eppure quando se ne e’ andato, a sentire gli esperti zerotreini, sembrava avessimo perso Leo Junior.